La brillantezza dei colori è proprio una delle caratteristiche degli ibridi di Calibrachoa già disponibili in arancione, bianco, rosso, pesca, viola, magenta, in bicolore e variegato.
Terreno: per dare il meglio di sé le Calibrachoa richiedono un terreno a base di torba, con pH acido compreso fra valori di 5 e 6, ma arricchito con una componente argillosa e integrato con chelati di ferro per evitare fenomeni di clorosi.
Luce: è importante porle in piena luce perché in ombra fiorirebbero solo in modo sporadico, a temperature intorno ai 20°C finché si può considerare la pianta in fase di crescita e allevamento. Una volta cresciuta, esposta sui balconi, in basket appesi, o in ciotole sopporta fino a 30°C.
Acqua: deve essere distribuita al piede delle piante senza bagnare le foglie, in modo da mantenere sempre fresco il terreno, intervenendo nel periodo caldo tutti i giorni, ma solo dopo aver verificato che il terriccio in superficie si è asciugato. È importante evitare carenze idriche ripetute per evitare una precoce senescenza delle piante e la caduta dei fiori. Gli eccessi, specie se prolungati, accompagnati da ristagno d’acqua nei sotto vasi, e abbassamento di temperature, favoriscono l’insorgenza di marciumi.
Concime: fertilizzare con regolarità, una volta al mese, impiegando inizialmente un prodotto equilibrato e poi uno specifico per piante da fiore. Abbinare una volta ogni due mesi un chelato di ferro.